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martedì 23 ottobre 2018

La mia intervista su TREND ON-LINE

Stamani mattina è uscita la mia intervista su TREND ON-LINE, tra i portali più autorevoli in tema di mercati ed investimenti del panorama italiana. Ecco cosa ho detto... la riporto di seguito in versione integrale 😊😊😊


Wall Street mostra un andamento altalenante dopo l'improvviso sell-off di due settimane fa, mentre le Borse europee sono condizionate dalla questione Italia. Cosa si aspetta nel breve sulle due opposte sponde dell'Atlantico?

Il sell-off americano, che ha dato origine alla seconda settimana più debole dell’anno, dopo la peggiore che è stata segnata a inizio febbraio dell’anno solare in corso, rappresenta un forte ritracciamento.

Molti ribassisti sperano che si tratti di un’inversione di tendenza, ma per il momento può esser considerata soltanto una correzione, almeno sul medio-lungo termine.

In questi momenti, come spieghiamo sempre durante i nostri seminari, dobbiamo esser bravi a guardare nel modo più oggettivo possibile il quadro tecnico dei mercati finanziari, senza cadere nell’errore di considerare ogni giornata con il segno meno come una possibile inversione di tendenza o, peggio ancora, come una nuova crisi in arrivo.

In merito a Wall Street e in particolar modo all’S&P500, dobbiamo tenere in considerazione un livello fondamentale, che è contraddistinto dalla trend line di lungo termine che si ottiene congiungendo i minimi di febbraio e ottobre 2016, con quelli di febbraio e aprile 2018.

Il forte ribasso di due settimane fa ha riportato le quotazioni proprio su questi livelli che, però, hanno arenato la spinta propulsiva ribassista.

Se questo supporto dinamico dovesse reggere ritengo che tali quotazioni possano rappresentare invece una buona opportunità di acquisto, che potrebbe coincidere con il rally natalizio.

Se analizziamo l’andamento stagionale del mercato americano possiamo notare che dal 1980 a oggi abbiamo avuto nel mese di novembre un andamento positivo nel 63% dei casi e nel mese di dicembre nel 77% dei casi.

Diversa invece la situazione su Piazza Affari che, a  differenza dei listini americani, si trova ormai da mesi all’interno di un mercato orso, con i venditori che stanno sempre dominando la scena rispetto ai compratori.

A Piazza Affari il Ftse Mib continua ad aggiornare i minimi dell'anno, fallendo per ora qualsiasi tentativo di rimbalzo. La discesa è destinata a proseguire o si attende una reazione in tempi brevi?

Purtroppo il mercato domestico ha ancora spazi per scendere, nonostante si trovi su un buon livello contraddistinto dal 50% di Fibonacci, che si ottiene congiungendo il minimo di giugno 2016 con il massimo di maggio 2018.

E’ probabile che dai livelli attuali un piccolo rimbalzo ci sia, alimentato dai compratori di breve termine, ma per poter vedere la luce dovremmo superare i 21.800 punti di Ftse Mib, livello molto distante dalle attuali quotazioni.

Come stavo appunto dicendo lo spazio per scendere c’è ancora ed i primi due target ribassisti si possono identificare in area 17.500 ed in area 15.500.

A livello operativo, se vogliamo intervenire in direzione del trend e, quindi, avere maggiori probabilità a favore, sono sicuramente da prediligere operazioni allo scoperto, identificando quei titoli che hanno una forza relativa inferiore all’indice di riferimento.

I bancari continuano a rimanere stretto nella morsa dei ribassisti. A quali titoli del comparto consiglia di guardare in questa fase?

In questo momento, con il settore FTSE Italia Banche in caduta libera, non concentrerei l’attenzione sui bancari italiani.
Anche i più forti, come ad esempio FinecoBank, hanno invertito la tendenza e sicuramente tale segnale va interpretato con maggiore attenzione.

L’unico titolo che si trova in una situazione tecnica interessante è MEDIOBANCA. che presenta una forza relativa crescente rispetto al FTSE MIB. Analizzando il grafico giornaliero del titolo possiamo notare che l’area dei 7,50 euro è contraddistinta da un interessante doppio minimo.

Da tale livello potrebbe quindi iniziare un rimbalzo di breve-medio termine. Il segnale si annullerà se le quotazioni dovessero portarsi sotto area 7,50-7,40 euro per azione. 
Non è improbabile che questo accada, considerando l’attuale conformazione dell’intero comparto.

Nelle ultime giornate diversi titoli del comparto industriale sono finiti nel mirino dei ribassisti a Piazza Affari. Ce ne sono alcuni che più di altri presentano configurazioni interessanti e in odore di rimbalzo?

Come possiamo vedere dall’andamento dell’indice di settore, nel comparto industriale italiano sono ancora le forze ribassiste a predominare nettamente la scena rispetto ai compratori.

Nonostante ciò ci sono due titoli che effettivamente stanno presentando una conformazione tecnica interessante, che merita di essere analizzata con attenzione.

In primo luogo segnalo CNH INDUSTRIAL, la cui forza relativa è superiore rispetto all’intero comparto domestico. Le quotazioni si stanno trovando a ridosso di un importante supporto dinamico che inizia addirittura dai minimi di febbraio 2016.

Inoltre, se focalizziamo l’attenzione sul breve-medio periodo, possiamo notare che i prezzi dell’azione sono a ridosso di 8,70 euro, area che in precedenza è stata comprata in più di un’occasione.

Oltre a CNH Industrial possiamo porre la nostra attenzione su CALTAGIRONE che si sta trovando a ridosso dei 2,47 euro per azione, livello che sta fungendo da triplo minimo.

In questo caso, in ottica di brevissimo termine, possiamo attenderci un rimbalzo delle quotazioni. Ritengo che in entrambi i casi si tratta di operazioni molto rischiose, non adatte a chi si avvicina al mondo del trading e degli investimenti da poco, in quanto necessitano di una buona dose di esperienza soprattutto in termini di money e risk management.

Adesso più che mai chiunque, dal risparmiatore, all’investitore fino al trader più attivo, dovrebbe dar spazio alla prudenza, lasciando da parte quell’avidità che troppo spesso è stata causa di ingenti perdite finanziarie.

A livello intermarket ci sono degli aspetti che vuole consigliarci in particolare? cosa tenere d'occhio nel breve?

In questo particolare momento storico in cui i mercati azionari europei stanno mostrando performance negative ed i rendimenti dell’obbligazionario non sono poi così alti, almeno nell’area euro, ritengo opportuno tenere sotto osservazione l’andamento dei metalli preziosi. Questi ultimi possono rappresentare una buona alternativa, sia in ottica di portafoglio, sia come stock picking sui singoli titoli azionari.

Personalmente mi concentrerò su aziende che operano e che sono specializzate nell’estrazione di metalli preziosi, perché se dovessero formarsi e concretizzarsi i pattern che spieghiamo anche durante i nostri seminari, molto probabilmente si presenteranno delle buone occasioni in termini operativi.

Non mi sto riferendo solo all’oro, ma anche all’argento, al platino e al palladio. Proprio quest’ultimo sta spingendo molto bene ed eventuali ritracciamenti possono rappresentare una buona occasione di acquisto.

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